Prestiti

Cessioni del quinto in forte crescita

Il 2014 potrebbe essere l’anno del consolidamento della forte crescita delle erogazioni di finanziamenti personali con cessione del quinto dello stipendio e della pensione, dopo un ottimo andamento nel corso del 2013, quando le erogazioni mediante cessione hanno totalizzato oltre 2 miliardi di euro, contro 1,5 miliardi di euro del 2011.

A domandare i prestiti con cessione del quinto dello stipendio o della pensione sono stati soprattutto i dipendenti privati (58,6%) e i pensionati (16%), che hanno domandato tale forma tecnica al fine di combattere le ristrettezze creditizie da parte di banche e finanziarie nazionali.

Il prestito con cessione del quinto dello stipendio o della pensione viene d’altronde considerata come una delle forme preferite da banche e clienti: il lavoratore o il pensionato possono infatti ottenere una somma di denaro subito, con rimborso effettuato dal datore di lavoro o dall’ente previdenziale direttamente con addebito in busta paga o nel cedolino pensione, per importi non superiori a un quinto dell’ammontare dell’emolumento, al netto di altri debiti o ritenute.

Per la banca o la finanziaria erogante, rappresenta altresì una forma piuttosto sicura, visto e considerato che il rimborso delle rate del piano di ammortamento avviene in origine, ad opera di un terzo soggetto. Anche per tale motivo oggi circa un quarto dei contratti di finanziamento personale è rappresentato da questo strumento, fino a 7 / 10 anni fa in grado di costituire una sorta di “ultima spiaggia” per coloro che volevano giungere all’ottenimento di una linea di credito.

Ad ogni modo, non tutto è oro quel che luccica. Quando si sottoscrive un contratto di finanziamento con cessione del quinto dello stipendio o della pensione, infatti, occorre stare bene attenti alle condizioni economiche che sottostanno l’accordo: tra le tante, vi suggeriamo di guardare con circospezione non solamente il tasso annuo nominale, quanto anche e soprattutto le commissioni di negoziazione, i costi di mediazione e altri oneri accessori che potrebbero influenzare negativamente la convenienza di questo contratto.

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