I tassi sui mutui americani crollano ai minimi livelli da mezzo secolo. A dirlo è la Freddie Mac, secondo cui i tassi applicati ai mutui a 30 anni, a tasso costante, sono precipitati al 4,15% durante la metà del mese di agosto, contro il 4,32% della settimana precedente e, appunto, per una soglia mai così depressa da più di 50 anni ad oggi.
In deciso calo anche i tassi di interesse applicati dalle banche americane ad altre scadenze di mutui a tasso fisso: quelli a 15 anni sono ad esempio diminuiti al 3,36% rispetto al 3,5% della settimana precedente, con ulteriori prospettive di ribasso nel breve termine, stando a quanto affermano le principali previsioni degli analisti locali.
[ad] Le stime pessimiste sul futuro andamento dei tassi sono d’altronde riconducibili all’attuale stato di forma dell’economia americana: la crisi sta lasciando i suoi effetti duraturi sul mercato real estate, e dovrebbe continuare a farlo, alimentando condizioni di forte incertezza, almeno fino al 2012 inoltrato, condizionando così anche il segmento finanziario.
Di conseguenza, nonostante il conveniente livello di onerosità delle operazioni, sempre meno sono le richieste di mutui per l’acquisto di una casa nuova o usata che giungono sulle scrivanie degli uffici bancari statunitensi.
Nel corso del mese di luglio, ad esempio, l’andamento delle richieste di finanziamenti immobiliari per acquisto casa avrebbe subito un freno superiore ai 9 punti percentuali rispetto al periodo di confronto precedente. Bene invece i rifinanziamenti, naturalmente spinti dal basso livello dei tassi di interesse che incoraggia le operazioni di sostituzione dei mutui, e che nel corso dello stesso mese di luglio hanno potuto rimbalzare positivamente per più di 8 punti percentuali.